lunedì 29 giugno 2015

Quando l'epidermide di Cinzia incontra lo sgorghiguelo

Benvenuti alla rubrica "Parole misteriose che alterano i cervelli".
Per la precisione non tutte le parole in questione sono misteriose, né, trattandosi dei nostri, è completamente corretto parlare di cervelli...
Tuttavia nuovi studi hanno dimostrato che esistono alcuni vocaboli, alcune parole, che possono indurre nella mente reazioni inaspettate e involontarie.
Ad esempio test clinici, eseguiti durante la costruzione di attrezzature da teatro in cartapesta, hanno dimostrato che la parola "epidermide" può scatenare violenti e incontrollati eccessi di riso. Il test in questione in realtà è stato ridiscusso. Infatti si sospettava dei falsi positivi causati dall'intossicazione da colla dei soggetti...
Altra parola, con effetti analoghi, pare sia un nome proprio: Cinzia.
Ancora oggi gli studiosi stanno indagando i dettagli, ma pare che, oltre a irragionevoli e immotivate crisi di riso, tale nome incrementi l'afflusso di sangue al livello dell'area occipitale del cervello, evocando immagini di bionde svampite che infilano spaghetti in una teiera.
Purtroppo anche in questo caso la scarsa casistica (una sola paziente positiva in 7.000.000.000 circa di abitanti sulla Terra) ha reso impossibile uno studio a doppio cieco.
Infine ma non meno insolito, pare che alcune parole riescano addirittura a bloccare le funzioni cognitive superiori, bloccando il cervello in un loop mentale di dubbi sul come si pronuncino. Un esempio è sgorghiguelo... (sgorganguilo... sogarguilo... aspetta... no la sapevo... sono certo che la sapevo... sgorghe... cosa stavo dicendo?...)
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Da "Il Corriere di Reggio"


Avevano cantato “Lisippo non lo sa” sabato notte in centro

Arrestati gli schiamazzatori
Fra i testimoni anche Fahra Geenona e lo storico dell’arte Kaloskagathos

REGGIO EMILIA - Con un blitz notturno sono stati finalmente arrestati i due individui che lo scorso sabato sera hanno turbato la quiete pubblica esibendosi in balli e canti dal contenuto delirante davanti all’Università.
    «Stavolta non si tratta dei soliti balordi - ha dichiarato il questore Vito Scannaquaglia, responsabile delle indagini - bensì di due affermati professionisti, e questo è ancora più inquietante». I due arrestati, P.M. e A.B., sono infatti un medico e un ottico di Modena, incensurati; al momento della cattura non erano sotto effetto di sostanze stupefacenti.
   Inspiegabile dunque il loro gesto di sabato, quando verso le 23, dopo una serata a teatro, si sono messi a schiamazzare, ballare e cantare davanti alla sede dell’Università. «Quei due gaglioffi sembravano impazziti: all’improvviso hanno iniziato a correre saltellando e cantando a squarciagola, fra l’altro pure male!» ha dichiarato la famosa attrice Fahra Geenona, che proprio per caso si trovava a passare di lì in quel momento.
    Ha assistito alla scena anche Aristoteles Kaloskagathos, noto storico dell’arte di origini greche, che ha testimoniato: «Quelli cantavano “Però Lisippo non lo sa, che quando passa ride tutta l’agorà”: un chiaro segno di disprezzo per la nostra storia e per il nostro popolo; un oltraggio che certamente non resterà impunito».
    Altre due giovani passanti (per le quali usiamo i nomi di fantasia Rita e Laura) hanno denunciato il fatto ai Carabinieri, fornendo anche una descrizione perfetta dei due individui. «Però non li avevamo mai visti prima», hanno voluto puntualizzare. La cattura dei responsabili, grazie agli identikit, è stata rapidissima. «Occorreva intervenire subito - ha spiegato Scannaquaglia - prima che i due seminassero scompiglio anche in altre città o potessero innescare meccanismi di emulazione o proselitismo».
   Resta tuttavia aperto un altro filone d’indagine: si teme infatti che i due non agissero da soli, ma fossero parte di una cellula guidata da una mente. Si sospetta in particolare di G.M., noto nefrologo e improvvisatore modenese, che alcuni testimoni avrebbero avvistato sulla scena del reato. «Per ora abbiamo preso quei due - ha concluso Scannaquaglia - ma della mente non c’è nessuna traccia».

domenica 28 giugno 2015

Insoliti inviti

Oggi sulla mia mail è giunta una richiesta...
Potrei definirla una richiesta con "dei gusti particolari" (chi ha riconosciuto la citazione può spararsi un colpo in testa visto i suoi gusti di lettura...io l'ho già fatto...).

Così enunciava l'oggetto della mail...

"Sei stato invitato a contribuire a Minchiate a Cottimo"......


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Le immediate domande erano due:

1) Ma non lo facevo già?

2) Come mai lo sanno in giro?

Mi ha tranquillizzato sapere che la proposta arrivava dal mio esimio collega di "sparaminchiate a ripetizione".

E per presentarmi/ci/vi... insomma per capire meglio con chi avete a che fare, invito il mio collega materozzolo a recuperare un certo articolo di giornale... pubblicato a seguito del nostro primo incontro...

Quando vuoi. Ti cedo la linea.

Paolo

venerdì 26 giugno 2015

Ma perché???

Leggendo o ascoltando certe minch.. stupidaggini, la domanda "Ma perché???" sorge spontanea negli individui ragionevoli.
Ebbene, tale domanda è mal posta, o comunque è inutile. Spesso il senso delle cose ridicole che pensiamo o scriviamo non è altro che il fatto stesso di essere ridicole. E se questo può bastare a far nascere un sorriso, non è cosa da poco!