martedì 1 settembre 2015

"Gli stagisti non devono andare in ferie"

"Ne stagistes ferias habeant": questa massima del diritto romano, risalente addirittura all'epoca delle Dodici Tavole, proclamava solennemente il divieto di ferie per gli stagisti. Questa proibizione si estendeva ovviamente anche a tutti gli apprendisti, stagionali e precari: "Nec adprehendentibus, nec stagionalibus, nec precariis feriae tribuendae sint".
Ciò non deve stupirci: in un'epoca in cui la schiavitù era non solo ammessa, ma anzi posta a fondamento della struttura economica della società, era logico che anche i diritti degli stagisti subissero qualche limitazione.

Le radici del divieto posto dai legislatori latini affondano però a tempi molto più remoti. Già nell'Atene di Pericle gli stagisti (Staghistès) erano considerati una classe intermedia fra gli schiavi e gli iloti, e in quanto tali non avevano diritto alle ferie.
Ma il primo a imporre tale divieto fu il Faraone Ramesse II, che per la costruzione di città e monumenti si avvals... avvalett... avvallé... insomma si servì di migliaia e migliaia di stagisti.
Se fosse stato loro concesso il diritto alle ferie, i lavori avrebbero subito ritardi enormi; e oggi al posto delle Piramidi di Gizah e della Sfinge, così come pure del Partenone e del Colosseo, avremmo altrettanti cartelli con scritto: "Lavori in corso - Data di consegna: BOH?".

Oggi, grazie all'eredità dell'Illuminismo, al benessere diffuso e alle conquiste sindacali, le cose sono cambiate e si sono aperti nuovi strabilianti diritti per tutti i lavoratori.
Gli Stagisti possono andare in ferie fra un ciclo di sfruttamento e l'altro; gli Apprendisti hanno il diritto di lavorare gratis; gli Stagionali e i Precari hanno il diritto di sapere in anticipo quando saranno di nuovo Disoccupati.
Grazie a questi considerevoli progressi sociali, si può dire che gli oppressivi limiti delle leggi antiche sono ormai definitivamente cancellati.

Sono tuttavia piuttosto diffusi i lavori pubblici con "Data di consegna: BOH?". Un sistema perfetto non esiste.